Comunicati stampa del CRTL
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Comunicati:

[7/01/2013] Comunicato Stampa CARTvTV Locali : ARRIVA LA POLIZIA !!

Sono in corso numerose azioni di polizia che supporta gli Ispettorati Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico asserviti al Governo Centrale del sottosegretario ex Magistrato Massimo Vari e Ministro ex dirigente bancario Corrado Passera, allo spegnimento dei legittimi impianti delle TV Locali. Questo è il risultato di una legge promulgata dal Governo Berlusconi che ha voluto l'esproprio delle frequenze a molte TV Locali vendute all'asta alle compagnie di telefonia mobile, guarda caso, primi investitori pubblicitari delle reti Mediaset. "Avrebbero potuto accontentare tutti, compreso le compagnie telefoniche, senza arrivare a questi estremismi. Ma il governo Berlusconi ha pensato addirittura di riservare delle altre frequenze da regalare a emittenti nazionali tra cui Mediaset. Fortunatamente il cosiddetto "beauty contest" è stato bloccato dal governo Monti, anche se ora vuole mettere pure queste frequenze all'asta. Queste frequenze erano esercite dalle emittenti locali e devono essere restituite alle stesse.I danni che lo Stato pagherà da questi espropri, saranno superiori all'incassato. La politica dell'arraffo in uno Stato democratico, forse paga chi l'ha promossa, ma prima o poi le TV Locali otterranno meritata giustizia " .

 

[17/12/2012] Comunicato Stampa CARTv: FALCIDIA di TV Locali !! Lo Stato pagherà i danni.

Appena chiuso il bando in 8 regioni per ottenere una nuova frequenza digitale, molte tv locali si ritrovano oggi spente. Il bando è stato indetto a seguito del riassetto del sistema dopo la vendita delle frequenze (dal 61 al 69 UHF) agli operatori di telefonia mobile.Il Comitato Radio Tv Locali , conferma che sarà promotrice di una Class Action per richiedere un miliardario risarcimento allo Stato per la modalità in cui ha condotto il passaggio al digitale terrestre che ha portato alla chiusura di decine di emittenti televisive ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore .<< Hanno venduto all'asta le nostre frequenze agli operatori di telefonia mobile incassando 3 miliardi di Euro, ed in più, all'ultimo momento, ci hanno pure tolto un'altra frequenza ( UHF 35) , violando la normativa di riservare alle tv locali almeno un terzo delle risorse trasmissive. Così hanno lasciato decine di emittenti senza un adeguato canale di trasmissione. Le TV Locali sono un bene dell'Italia, in termini di pluralismo informativo, di occupazione e di sviluppo della piccola impresa attraverso la pubblicità locale. Chi ha voluto tutto questo, aveva certo una visione ristretta ad orticelli privati che nulla hanno a che vedere con l'interesse nazionale.L'assurda legge partorita dal governo Berlusconi, il cui conflitto d'interessi sull'intera vicenda è sotto gli occhi di tutti, ha voluto l'esproprio delle frequenze alle tv locali a vantaggio delle ricche società telefoniche, le stesse che, guarda caso, costituiscono i maggiori introiti pubblicitari del gruppo Mediaset. Una legge che ha etichettato l'operazione: "d'interesse nazionale", giustificando quindi una sorta di "legge marziale," in cui non è ammesso ricorrere in via d'urgenza al Tribunale Amministrativo, privando così le tv locali del più basilare diritto di difesa.Si, perché ci credono tutti che tra i problemi di esodati, sanità, scuola, lavoro ecc...ecc... una più veloce connessione ad internet sui cellulari è di "importanza vitale per l'Italia" !A chi ha voluto tutto questo, non possiamo nemmeno dire: "arrivederci in Tribunale"... perché tanto "che gli frega", ha già incassato ed a pagare saranno sempre i contribuenti italiani >>.

 

[09/07/2012] Comunicato Stampa CARTv: CLASS ACTION delle TV Locali contro lo Stato

Il Comitato Radio Tv Locali , annuncia che sta predisponendo una Class Action per richiedere un mega risarcimento allo stato per la modalità in cui ha condotto il passaggio al digitale terrestre che sta portando alla chiusura di decine di emittenti televisive rimaste senza frequenza ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore .

<< Ci hanno venduto all'asta alle società di telecomunicazioni delle frequenze da noi occupate incassando oltre 3 miliardi di Euro, lasciando molte tv locali senza un adeguato canale di trasmissione.
Hanno inventato un assurdo sistema per la numerazione del telecomando digitale per favorire i soliti noti ed i loro clienti, relegando quasi tutte le TV Locali agli ultimi posti del telecomando per mettere prima programmi nazionali di sole televendite e giochi d'azzardo.
Non ci hanno fornito sufficienti fondi per adeguare i nostri impianti ed i centralini d'antenna, con il risultato che solo i migliori canali – guarda caso assegnati ai soliti noti – sono meglio ricevibili.

Ma siamo fiduciosi che la Giustizia Amministrativa e la Corte Costituzionale ( semmai non intervenga prima la magistratura penale) faccia il suo lavoro e ci liberi da questo cappio al collo. Per parte nostra, abbiamo impugnato il bando-esproprio delle Telecom, il nuovo regolamento capestro del digitale terrestre ed in settimana depositeremo ricorso contro il bando "Beauty Contest" >>.

 

Consiglio di Stato conferma sentenza TAR Lazio: tutto da rifare con gli LCN !
Le TV Locali preparano la Class Action

Il Coordinamento Associazioni Radio Televisive, esprime soddisfazione per la sentenza del CDS che respinge il ricorso proposto anche dalla FRT e AERANTI-CORALLO e conferma la sentenza del TAR Lazio sull'annullamento della Delibera dell'AGCOM 366/10/CONS che relegava quasi tutte le TV Locali a numerazione remote del telecomando, mettendo prima di loro le nuove emittenti nazionali ( anche di sole televendite e giochi d'azzardo ! ), clienti dei soliti noti "amici degli amici politici".
Ora la guerra si sposta sugli espropri dell'emittenti TV locali: decine e decine emittenti sono già state private delle frequenze e molte lo saranno ancora prima di fine anno, data termine per la consegna delle frequenze 61-69 vendute dal Governo ai carrier telefonici per oltre 3 miliardi di euro.
Il nuovo governo non ha dato nessuna svolta ai diktat del precedente governo anti emittenti locali.
Mai visto nella storia di democrazie occidentali che lo Stato venda all'asta a dei privati espropriando altri privati che legittimamente detenevano quanto venduto.
Ma il furto è reso legale dalla legge finanziaria .
Il governo continua quindi nella strada di salvaguardare gli interessi delle Tv nazionali e delle compagnie telefoniche loro maggiori partner pubblicitari.
Non è per caso che la funzione di sottosegretario alle comunicazioni è stata assegnata ad un ex magistrato esperto in espropri .
Un chiaro esempio di come si vogliono le cose lo si può vedere nelle nomine politiche ai vertici dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e nella direzione dell'Ispettorato Territoriale Lombardo nelle persone del direttore e del suo braccio destro caposezione. Non è per caso che la direzione del più importante ispettorato è affidata a un funzionario pubblico il cui curriculum non ha nulla a che vedere con il settore e che si fa assistere da uno sceriffo caposezione, il cui obbiettivo sembra tutt'altro che essere quello di aiutare le già provate radio tv locali. I soldati devono semplicemente eseguire: la classe politica decide la nomina degli sceriffi che eseguono.
Ed allora si assiste a rapidissimi ordini di disattivazione, mentre per semplici autorizzazioni, come le modifiche agli impianti, possono trascorrere anche anni per avere un autorizzazione.
Ciò che alla fine rimane , insieme ad una valanga di ricorsi ai TAR, è esattamente quanto voluto da una classe politica di parte: l'agonia dei piccoli editori radio televisivi e del conseguente pluralismo informativo a tutto vantaggio dei pochi grandi gruppi editoriali...che vanno a braccetto con i più grossi schieramenti politici.
Il CARTv sta preparando una Class Action per una richiesta miliardaria di risarcimento danni al Ministero dello Sviluppo Economico.
Info: cartv.classaction@gmail.com.

[15.03.2012] Comunicato Stampa CARTV :COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI RADIO TV-CARTV INCONTRA DIREZIONE MSE PER DECRETO ROTTAMAZIONE TV LOCALI

Roma 15 marzo 2012
Comunicato stampa
Le Associazioni delle emittenti televisive CARTv, hanno incontrato oggi il sottosegretario del MSE con delega alle comunicazioni Dr. Massimo Vari ex magistrato della Corte Costituzionale noto anche per sentenze assunte nel campo di espropri , per discutere del decreto rottamazione - indennizzi delle tv locali.
I Presidenti delle associazioni delle tv locali, hanno ribadito unanimemente che il decreto è inattuabile stante l'irrisorio incentivo proposto.
Il CARTv, ha ribadito con forza che l'indennizzo inferiore al 5% di quanto incassato dalla vendita delle frequenze legittimamente occupate dalle Tv locali e decretato con il supporto dell'impianto normativo che prevede l'esproprio degli impianti, non rimborsa le emittenti locali nemmeno dei recenti investimenti realizzati per la conversione digitale.
Il CARTv ha fatto presente che attraverso suoi aderenti, ha presentato ricorso per incostituzionalità delle norme che stabiliscono l'esproprio delle frequenze , fatto unico in tutta la storia dei paesi democratici


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[01.02.2012] Comunicato Stampa CARTv Ultimatum all’On. Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera

Roma 1 febbraio 2012           

Una lettera aperta è stata consegnata al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado  Passera dal Coordinamento Associazioni Radio Tv- CARTv, che riassume i punti critici che settore radio televisivo locale sta vivendo ed invita ad una drastica inversione di rotta.

"L'umiliazione che abbiamo subito dal passato governo in pieno conflitto d'interessi, non pare per nulla possa essere sanata dall'attuale direttivo che sembra perseguire la strada di lasciare senza frequenze molte tv locali.
O il Ministro Passera ci invita al tavolo delle concertazioni e si accorda con una visione liberalista del settore, oppure, se vuole perseguire la scellerata politica dei suoi predecessori, continueremo la nostra legittima lotta nelle competenti sedi. Il Tribunale Amministrativo, su nostro  ricorso, ha  già smontato in mille pezzi la delibera sulla numerazione del telecomando promulgata dalla cosiddetta Autorità Garante delle Comunicazioni in concerto con il passato Governo. Seguono al TAR i ricorsi sulle due gare che privano le tv locali delle loro frequenze, a cui si aggiunge a ruota , quello alla  Corte Costituzionale, per far dichiarare contro la carta, le leggi promulgate che ci riducono addirittura il diritto di difesa presso i Tribunali Amministrativi; norme indegne di un civile Stato democratico.
Siamo ottimisti sul successo delle nostre iniziative giudiziarie, ma vogliamo ancora sperare che il governo Monti riconosca i nostri diritti e cambi la rotta segnata da chi li ha calpestati senza scrupolo per favorire i soliti noti.
Nel frattempo, tutte le TV Locali sono invitate a partecipare all'evento:
"V° Forum Musica & Informazione" che sarà effettuato il 18 febbraio a Sanremo nel pomeriggio che precede la serata finale del Festival, il cui tema sarà: “Sistema Radiotelevisivo Italiano: Quale Sviluppo?”; invito esteso anche ai responsabili di tutte le associazioni di categoria. L'evento sarà trasmesso via satellite e disponibile alla ripetizione in contemporanea per le 500 emittenti locali a rischio di spegnimento delle frequenze e perdita di 4000 posti di lavoro".

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[14.12.2011] Comunicato stampa CARTv - Coordinamento Associazioni Radio Tv

Roma 14 dicembre 2011 La nomina da parte del ministro Corrado Passera a rappresentante in Iraq e in Afganistan dell’ex ministro Paolo Romani, completamente digiuno di fatti di politica estera, è un malcelato tentativo di mantenere sotto controllo il settore delle comunicazioni che dipende dal Ministero per lo Sviluppo Economico, infarcito di uomini della Frt , l’organizzazione radiotelevisiva presieduta da Fedele Confalonieri presidente Mediaset. Il governo Monti ormai si rivela per ciò che da un primo momento - sotto forma di sospetti - si era palesato: una compagine succuba in molti aspetti del precedente Presidente del Consiglio con il quale sono state pattuite condizioni inaccettabili per un autentico rinnovamento della politica e del paese. In campo televisivo, stanno per essere espropriate delle loro frequenze 200 emittenti locali, invece di porre all’asta quelle del cosiddetto "Beauty contest" che si vorrebbero regalare alle reti nazionali – complici gli uomini Frt annidati nel Ministero di cui è responsabile Corrado Passera . L’appello online al nuovo Ministro sul sito: http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis , si approssima a raccogliere 150.000 firme , a dimostrazione che sono finiti i giorni del cosiddetto "popolo bue". Chiediamo al nuovo governo che sia istituito da subito un "Tavolo di Lavoro per il Digitale Terrestre" e che siano chiamati a partecipare anche le parti sociali rappresentative delle Tv Locali, considerate dal precedente Presidente del Consiglio in palese conflitto d’interessi, come concorrenza da decimare. COMITATO RADIO TV LOCALI


[17.10.2011] Comunicato stampa 17 ottobre 2011 CRTL impugna l'asta con le Telecom esproprio frequenze alle Tv Locali e nuovo regolamentoDTT Locali

Comunicato stampa 17/10/2011 Il Comitato Radio TV Locali, impugna con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica l’asta delle Telecom che espropria le TV locali dalle frequenze: << E’ anticostituzionale, fa chiudere almeno 200 TV locali e lo Stato ci rifonderà per danni più di quanto incassato >>. << Ci siamo sempre chiesti: ma perché il governo ce l’ha con noi? La risposta è arrivata alla fine dello scorso anno con la legge di stabilità dove, a cominciare dall’articolo 8 ( l’esproprio delle nostre frequenze è tra le prime 10 priorità dell’agenda del Governo Berlusconi! ), ha deciso di vendere (all’asta) alle società di telecomunicazioni le frequenze dall’UHF 61 al 69 occupate dalle TV Locali (il cosiddetto dividendo digitale esterno). In cambio - e solo a chi consegna spontaneamente la frequenza prima dell’assegnazione - verrebbe dato un irrisorio indennizzo (il condizionale è d’obbligo, coi tagli annunciati dal ministro Tremonti ). Una norma che sembra partorita in uno stato dittatoriale o, come direbbe il premier: “comunista”. Ma perché non si sono espropriate in proporzione anche le frequenze delle TV nazionali ? Il governo in sostanza risponde: “Eh...no ! Quelle non si toccano..anzi..sapete che c’è ? C’è una legge che prevede di regalare ad alcune TV Nazionali , delle altre frequenze che abbiamo tenuto da parte quando abbiamo fatto lo switch off digitale” ( il cosiddetto dividendo digitale interno) . Peccato che il passaggio in digitale è sempre più drammatico per centinaia di emittenti locali che, a causa delle frequenze “tenute da parte” per regalarle alle “più belle” TV nazionali (il bando per l’attribuzione del dividendo interno si chiama proprio “beauty contest”, perché premia i progetti nazionali “più belli”), si sono ritrovate con situazioni interferenziali ingestibili e sono dovute ricorrere al Tribunale Amministrativo per farsi assegnare provvisoriamente tali frequenze. Che, si badi, non è vero, come cercano di far credere, che sono residuate grazie al cambio di tecnologia: la verità è che non sono state assegnate alle locali per regalarle a Mediaset, RAI, ecc.. Ma che sfacciataggine: espropriano le frequenze alle TV Locali e le regalano alle TV Nazionali ! Ma siamo fiduciosi che la Giustizia Amministrativa e la Corte Costituzionale ( semmai non intervenga prima la magistratura penale) faccia il suo lavoro e ci liberi da questo cappio al collo. Per parte nostra, abbiamo impugnato il bando-esproprio delle Telecom, il nuovo regolamento capestro del digitale terrestre ed in settimana depositeremo ricorso contro il bando “Beauty Contest” >>. COMITATO RADIO TV LOCALI


[03.10.2011] Comunicato stampa 3 ottobre 2011 chiusa l'asta con le Telecom esproprio frequenze alle Tv Locali

Comunicato stampa 3/10/2011 Il Governo chiude la gara dei canali tv assegnati alle Telecom per 3,9 miliardi di euro e si prepara a regalarne altri a Mediaset e TV nazionali. Le TV Locali espropriate: “Chiederemo allo Stato oltre 5 miliardi di danni.” << Cosa altro ci resta da fare ? La nostra dignità d’impresa è stata calpestata. Ma quale “grande successo di incassi in tempi di crisi”! , come pavoneggiano al Ministero dello Sviluppo Economico. Facile incassare espropriando le aziende tv locali del loro bene primario: le frequenze. Facile è stato pure scrivere una legge che ci impedisce di ricorrere al TAR per ottenere sospensive. Ed i Garanti della Costituzione ? Tempi troppo lunghi che mal si conciliano con il “mordi e fuggi” in atto. Ma i conti per lo Stato sull’operazione “Esproprio Frequenze”, non tornano. Proviamo a ricapitolarli: Incasso per le frequenze della gara tra le Telecom = +4,0 Miliardi Perdita stimata per le frequenze regalate alle TV Nazionali = - 3,0 Miliardi Perdita stimata per il risarcimento che richiederanno le Tv locali = -5,0 Miliardi Perdita prevista per lo Stato su espropri e assegnazioni delle frequenze televisive: - 4 Miliardi Chi quindi trarrà vantaggio da questa scellerata politica ? Sicuramente le Telecom, Mediaset e relativi azionisti . Tra l’altro i migliori clienti pubblicitari di Mediaset sono proprio le Telecom con un fatturato complessivo attuale di circa 340 milioni di euro all’anno. E cosa c’è di strano ? un altro “bottino” spartito tra amici, ma qui la perdita più triste per l’Italia sarà sul pluralismo informativo: sempre più concentrato nelle mani dei soliti noti. >> COMITATO RADIO TV LOCALI
COMITATO RADIO TV LOCALI


[31.08.2011] Mentre il Consiglio di Stato conferma il freno alle tv locali sulla numerazione del telecomando, il Governo le espropria dei canali per darli ai soliti noti

Milano, 31 Agosto 2011
Mentre il Consiglio di Stato conferma il freno alle tv locali sulla numerazione del telecomando, il Governo le espropria dei canali per darli ai soliti noti
Il Comitato Radio Tv Locali prende atto della decisione del Consiglio di Stato di sospendere la sentenza del TAR Lazio che aveva annullato la Delibera 366/10/CONS dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni recante il piano per la numerazione automatica dei programmi sul digitale terrestre, sicuri di una rapida sentenza di merito che confermerà l’annullamento dell’ingiusta delibera, tesa a privilegiare solo pochi ai danni della maggioranza delle Tv Locali che si ritrovano confinate dopo il numero 70 del telecomando e dopo nuove Tv nazionali ... anche di solo televendite ! << Stiamo vivendo un allucinante dramma e solo pochi politici sensibili alle nostre vicende sono dalla nostra. L’opposizione al Governo non si è ancora schierata contro le incredibili ingiustizie che stiamo subendo a vantaggio dei soliti noti. Ma come è possibile che passino quasi inosservate, normative che in sostanza espropriano le piccole tv locali operatori di rete della loro frequenza ? Alcune frequenze vengono addirittura regalate con la gara denominata: “Beauty Contest” ai soliti noti tra cui Mediaset . Altre vengono in questi giorni vendute all’asta alle varie Telecom per farci la tv mobile via internet ! Incredibile che possano passare leggi che calpestino così palesemente semplici diritti di libertà d’impresa espressi nella Carta Costituzionale di uno Stato che si dichiara democratico. Ma possibile che solo pochi politici si sono resi conto che è passata una legge dello Stato che ci impedisce addirittura di ricorrere in Tribunale per far sospendere provvedimenti che ledono il nostro diritto d’impresa ? Qualcuno cerca di imbrogliare anche sui conti economici: ma quale vantaggio avrebbe lo Stato quando si ritroverà a pagare oltre 5 miliardi di danni alle emittenti locali operatori di rete locali espropriate ? Chi quindi trarrà vantaggio da questa scellerata politica ? Una semplice informazione che forse è sfuggita : Telecom, Wind, Vodafone e La 3 ora valgono insieme in termini di fatturato pubblicitario per la sola Mediaset : 340 milioni di euro ... all’anno ! E allora ? Chi saranno i beneficiari del “bottino” ? >>
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[31.07.2011] IL TAR DEL LAZIO ANNULLA LA DELIBERA AGCOM CHE REGOLAMENTAVA LA NUMERAZIONE LCN

Milano, 31 luglio 2011
IL TAR DEL LAZIO ANNULLA LA DELIBERA AGCOM CHE REGOLAMENTAVA LA NUMERAZIONE LCN
Piena soddisfazione del Comitato Radio Tv Locali , per l'annullamento della delibera 366\10 Cons dell'ordinamento automatico dei canali della tv digitale terrestre ad opera del TAR Lazio con sentenza depositata il 29 luglio 2011.
La delibera era ingiusta e bene ha fatto il Tar Lazio ad accogliere il nostro ricorso.
Prendere come parametro le graduatorie Corecom ( già bocciate anche dall'antitrust ) è stata una sciagurata decisione.
E' ovvio che decidere che il riferimento siano graduatorie che premiano sostanzialmente chi ha più dipendenti e giornalisti, non c'entra per nulla con le abitudini e preferenze degli utenti, unico criterio sancito nel Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi per regolamentare la numerazione del telecomando.
In tutti i modi glielo abbiamo ribadito, ma l'Autorità Garante delle Comunicazioni, non ha sentito ragioni, affermando che era l'unico parametro "certo" a cui si poteva far riferimento.
Guarda caso però, la delibera andava ad agevolare solo 10 Tv locali per regione , relegando le rimanenti addirittura a oltre la numerazione 70 del telecomando.
Ma la ( ex ) delibera 366/ 10 Cons era pienamente in linea con la strategia del governo di affossare le più piccole tv locali , come si è poi palesato con la legge che intende espropriarle delle frequenze per cederle alla telefonia mobile.
Strategia avallata , più o meno palesemente, anche da altre associazioni di emittenti, che hanno nel loro direttivo Tv Locali in cima alle graduatorie Corecom, oppure addirittura la stessa Mediaset ( ! )
Sinchè i vertici dell'Agcom continueranno ad essere nominati dall'esecutivo, non potrà dichiararsi autorità indipendente ; e sinché il Presidente dell'esecutivo è proprietario del primo player privato nelle comunicazioni di massa, è lecito porsi dei dubbi sull'imparzialità di certe delibere che sembrano sempre agevolare i soliti noti.


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[07.07.2011] DECRETO TREMONTI PRIVA LE TV LOCALI DI TUTELA GIUDIZIALE

Roma, 7 Luglio 2011
GOVERNO SULL’EMITTENZA UGUALE ALLE PEGGIORI DITTATURE DELLE BANANE: PUR D’ ARRAFFARE FREQUENZE IMPONE LA “LEGGE MARZIALE”.
La norma ad personam “salva Fininvest” non era la sola contenuta nel decreto firmato ieri dal Presidente della Repubblica: purtroppo, per il nostro Paese e per le televisioni private, immaginiamo senza che il Capo dello Stato e i suoi collaboratori se ne siano avveduti, è stata emanata una norma che priva, per Legge, del diritto di difesa Giudiziaria presso il Tribunale Amministrativo (TAR) in conseguenza dell’esproprio delle frequenze attuato dal Governo. In sostanza il decreto Tremonti prevede che il Tar non può più eseguire misure cautelari sulle decisioni del Ministero dello Sviluppo Economico riguardo alle frequenze. Il Governo, infatti, sta procedendo all’esproprio delle frequenze di circa 200 emittenti e il provvedimento Tremonti le priva di qualsiasi difesa a riguardo. Se le emittenti faranno resistenza interverrà la polizia per operare il sequestro e la blindatura degli impianti, provvedendo ad avviare i procedimenti penali con reclusione di tre anni, addebito di danni ed interessi e privazione del risarcimento ( che già sarà di per se ridicolo): SIAMO ALLA LEGGE MARZIALE. Da chi hanno preso esempio il nostro Presidente del Consiglio e il suo Ministro Paolo Romani per emanare simili norme? Forse da qualche dittatore sudamericano o di quelli che operano sul bacino del mar Mediterraneo? Quello che desta stupore, però, è l’atteggiamento distratto dell’opposizione e di alcuni suoi esperti di emittenza che devono il loro posto in Parlamento al fatto di essere ritenuti , forse a torto,“specialisti” della materia. Costoro sonnecchiano e si godono i privilegi parlamentari mentre le piccole emittenti, uniche rimaste a tutelare la libertà sul territorio vengono “massacrate” da provvedimenti amministrativi contro cui ormai non c’è più rimedio. Romani & C. sembrano averla vinta, le frequenze potranno essere senz’ altro vendute ai “telefonici” amici. In tutto questo perde però l’Italia e la libertà di tutti. L’unica speranza ora è la Corte Costituzionale. IL PORTAVOCE
Antonio Parisi


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[04.04.2011] DL 34/11 - LE TV LOCALI DENUNCIANO UN AUTENTICO ESPROPRIO AI LORO DANNI E DANNOSE CONSEGUENZE PER I CITTADINI



Il governo ha varato un provvedimento che assegna diversi canali televisivi utilizzati dalle tv locali a favore della telefonia di quarta generazione (4GSM) per lo sviluppo del web in mobilità e per l'estensione della banda larga. Le conseguenze di tale provvedimento governativo sono di diversa natura:
•Il provvedimento se attuato, causerebbe un sensibile peggioramento dell'impatto ambientale per via della installazione e/o potenziamento di centinaia di nuove torri telefoniche nelle città: le nuove reti saranno organizzate similmente alle attuali GSM con trasmettitori capaci di innalzare sensibilmente il livello elettromagnetico presente nelle vicinanze delle torri telefoniche con ricadute negative per la tutela della salute dei cittadini;
•i segnali emessi dalla futura rete 4GSM , creeranno una serie di problemi di compatibilità con la ricezione della Televisione Digitale Terrestre con la conseguenza inevitabile che l'utente dovrà ancora pagare di tasca propria per modificare l'impianto di ricezione con adeguati filtri ed acquistare nuovi decoder in grado di supportare tali problematiche
•Molte imprese televisive locali e multiregionali che utilizzano queste frequenze di trasmissione da ben oltre trent’anni, secondo quanto riportato nel decreto legge n.34/11 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 marzo scorso, verrebbero espropriate in favore delle compagnie telefoniche.
L’inaudito provvedimento, che contraddice grossolanamente l’atteggiamento di sostegno alle aziende e che attenta gravemente allo stato di diritto, in sostanza, prevede di sopprimere un servizio gratuito di comunicazione televisiva offerta dalle emittenti locali per consegnarlo nelle mani del business delle compagnie telefoniche multinazionali. Tale ESPROPRIO è in contrasto con la libertà di comunicazione (articolo 21 della Carta) e con la libertà d'impresa (articolo 41 della Carta); pertanto il CARTv si appellerà in tutte le sedi competenti per la tutela dei diritti degli operatori delle reti televisive locali . Roma, 4 Aprile 2011

CARTv- Coordinamento Associazioni Radio Tv Via Grazioli Lante 15/A, 00195 Roma coordinamento.cartv@gmail.com

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CARTv : Coordinamento Associazioni Radio Tv è costituito dalle seguenti associazioni di categoria :
CNT TERZO POLO - Radiotelevisioni europee associate
www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
CONNA - Coordinamento nazionale Nuove Antenne
www.conna.it
CRTL – Comitato Radio Tv Locali
www.comitatoradiotv.org
REA - Radiotelevisioni europee associate
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[18.2.2011] MANIFESTAZIONE A SANREMO CONTRO I SOPRUSI DEL GOVERNO AI DANNI DELLE TV LOCALI ’
Manifestazione a Sanremo per salvare 500 tv locali e 3.000 posti di lavoro: L’evento verrà trasmesso il 18 febbraio 2011, alle ore 15.30, via satellite, sul canale 878 di Sky, al quale si collegheranno oltre trecento emittenti radiotelevisive locali e centinaia di emittenti web. Il Talk show affronterà vitali problemi che stanno alla base dello stato di sofferenza delle tv e radio locali con particolare riguardo alla vendita all’asta dei nove canali UHF 61-69; alla soppressione delle provvidenze editoria; alla compressione dei contributi previsti dalla legge 448/98; agli esosi canoni annuali di concessione; al Far West generato dal piano di assegnazione numerica del telecomando imposto dall’Autorità TLC e dal Ministero dello Sviluppo Economico. Le emittenti locali riunite intorno al palco del Talk show del Palafiori, con pacatezza e determinazione, chiederanno al Governo di costituire, con la massima urgenza, un Tavolo Permanente di confronto affinché sia positivamente risolta la crisi del settore e crei le condizioni di sviluppo e occupazione con l’incremento di altri 10.000 nuovi posti di lavoro assunti dai nuovi fornitori di contenuti della tv digitale.


[17/11/2010] COMUNICATO STAMPA: EMENDAMENTO FREQUENZE DTT LEGGE STABILITA’


[12/11/2010] DIGITALE TERRESTRE TV AREA 3 LOMBARDIA. CRTL DENUNCIA GRAVI FATTI


[23/10/2010] Piano di assegnazione Frequenze DVB-T Area 3 Lombardia.
Inizia ufficialmente lo scandalo “FREQUENZOPOLI”


[30/09/2010] CRTL comunicato stampa su delibera AGCOM 475/10/CONS:
PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE AREA 3 LOMBARDIA

[17/08/2010] CRTL comunicato stampa su delibera Agcom
Piano numerazione automatica canali (LCN)

[28/07/2010] Comitato Radio Tv Locali replica Ispettorato Territoriale Lombardo
a comunicato 01-07-2010

[27/07/2010] L’ANTITRUST ordina la REVISIONE della ripartizione dei contributi alla TV Locali – graduatorie Corecom ( Allegato del Comunicato )

[01/07/2010] Comunicato su disattivazione impianti IT Lombardia

[12/05/2010] Comunicato stampa sul digitale terrestre: il piano segreto per controllare le tv locali

[15/04/2010] Comunicato stampa congiunto Adiconsum-CRTL

[26/02/2010] Il CRTL sulla soppressione dei fondi editoria

[11/01/2010] LCN: CNCU e CRTL PRESENTANO NUOVA PROPOSTA ALL’AGCOM

[2/12/2009] CRTL deposita proposta all'AGCOM per l'LCN

[20/11/2009] Comunicato Stampa CRTL per LCN

[1/7/2009] TAVOLO TECNICO PER L.C.N. A 3 CIFRE

[15/6/2009] LA FALCIDIA DEI MICRO IMPIANTI LOCALI AD OPERA
DELL’ISPETTORATO TERRITORIALE LOMBARDO DEL MSE

[12/2/2009] Il CRTL per il Digitale Terrestre

[15/4/2008] Il CRTL su Blocco permanente chiamate

[2/4/2008] FM 100 MILANO

[26/11/2007] FM 100 MILANO: AVVIATO PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO !

[24/08/07] Comunicazione quotidiana inattivita' tx 100,0 MHz Milano.

[20/07/07] disamina problematica determinazione contributi televisivi

[25/05/07] Comunicato inattivita' tx 100,0 MHz Milano.

[22/06/06] Un'interrogazione parlamentare dell’On. Egidio Pedrini (Italia dei Valori)
riapre il caso Radio Disc Jockey Classic di Milano.

[22/06/2006] "Scarica l'interrogazione parlamentare dell'On. Egidio Pedrini"

[25/04/2006] RAI, k.o. al Consiglio di Stato sulle linee guida.


[25/11/2005] Ancora un appello del Coordinamento dei Comitati contro l’inesorabile avanzata del Potere Monopolistico ai danni delle tv locali e del pluralismo nell’informazione


[24-11-2005] - RAI vs privati: ko della p.c. al primo round - E' andata male a RAI il primo round del contenzioso giudiziario in sede amministrativa che la opponeva ai privati. Con ordinanza 6785/2005 la sezione seconda del TAR Lazio nella Camera di Consiglio del 23 Novembre 2005 ha infatti...

 [27/10/2005] Ricorso Rai e Raiway al TAR contro direttive MinCom su situazioni interferenziali: esplosione di indignazione delle emittenti private


[26/10/2005] Rai e Raiway ricorrono al TAR contro le linee guida del Ministero delle Comunicazioni sulla trattazione delle interferenze coi privati


 [05/04/2005] Risposta al Ministro Gasparri

RAI/Radio private – comunicato ministro Gasparri del 05/04/2005
ns. riscontro pari data – reiterazione

[05/04/2005] Protesta delle radio locali contro il Ministero delle Comunicazioni
Risponde il ministro Gasparri  Ma, per ora, il problema rimane

[31/03/2005] Diatriba RAI-radio private:
il
Comitato Radio Tv Locali ottiene una
nuova interrogazione parlamentare
sull'operato del MinCom ed in particolare
dell'Ispettorato Territoriale per la Lombardia

[24/03/2005] Prosegue la protesta delle radio locali
contro l’arroganzadella
RAI, "padrona dell’etere"
Interrogazione parlamentare del senatore Egidio Pedrini
sulla recente iniziativa dell’I.T. Lombardia del Ministero delle Comunicazioni
[testo dell'interrogazione]

[14/03/2005] Grande risalto alla protesta del Coordinamento dei Comitati
contro la disattivazione delle emittenti locali per favorire la RAI
L’onorevole Battaglia (DS) avanza un’interrogazione parlamentare

[06/03/2005] Pluralismo informativo in pericolo:
ma il ministro Gasparri si ricorda delle
radio locali solo quando deve inviare
 i suoi comunicati stampa?

[25/02/2005] RAI e Ministero delle Comunicazioni vogliono imbavagliare le emittenti locali.
Il Ministro On. Gasparri, a parole vuole il pluralismo, nei fatti uccide le radio locali.
Gli errori della RAI ricadono sui privati.


 


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