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Comunicati:
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[7/01/2013] Comunicato Stampa CARTvTV Locali : ARRIVA LA POLIZIA !!
Sono in corso numerose azioni di polizia che supporta gli Ispettorati Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico asserviti al Governo Centrale del sottosegretario ex Magistrato Massimo Vari e Ministro ex dirigente bancario Corrado Passera, allo spegnimento dei legittimi impianti delle TV Locali. Questo è il risultato di una legge promulgata dal Governo Berlusconi che ha voluto l'esproprio delle frequenze a molte TV Locali vendute all'asta alle compagnie di telefonia mobile, guarda caso, primi investitori pubblicitari delle reti Mediaset. "Avrebbero potuto accontentare tutti, compreso le compagnie telefoniche, senza arrivare a questi estremismi. Ma il governo Berlusconi ha pensato addirittura di riservare delle altre frequenze da regalare a emittenti nazionali tra cui Mediaset. Fortunatamente il cosiddetto "beauty contest" è stato bloccato dal governo Monti, anche se ora vuole mettere pure queste frequenze all'asta. Queste frequenze erano esercite dalle emittenti locali e devono essere restituite alle stesse.I danni che lo Stato pagherà da questi espropri, saranno superiori all'incassato. La politica dell'arraffo in uno Stato democratico, forse paga chi l'ha promossa, ma prima o poi le TV Locali otterranno meritata giustizia " .
[17/12/2012] Comunicato Stampa CARTv: FALCIDIA di TV Locali !! Lo Stato pagherà i danni.
Appena chiuso il bando in 8 regioni per ottenere una nuova frequenza digitale, molte tv locali si ritrovano oggi spente. Il bando è stato indetto a seguito del riassetto del sistema dopo la vendita delle frequenze (dal 61 al 69 UHF) agli operatori di telefonia mobile.Il Comitato Radio Tv Locali , conferma che sarà promotrice di una Class Action per richiedere un miliardario risarcimento allo Stato per la modalità in cui ha condotto il passaggio al digitale terrestre che ha portato alla chiusura di decine di emittenti televisive ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore .<< Hanno venduto all'asta le nostre frequenze agli operatori di telefonia mobile incassando 3 miliardi di Euro, ed in più, all'ultimo momento, ci hanno pure tolto un'altra frequenza ( UHF 35) , violando la normativa di riservare alle tv locali almeno un terzo delle risorse trasmissive. Così hanno lasciato decine di emittenti senza un adeguato canale di trasmissione. Le TV Locali sono un bene dell'Italia, in termini di pluralismo informativo, di occupazione e di sviluppo della piccola impresa attraverso la pubblicità locale. Chi ha voluto tutto questo, aveva certo una visione ristretta ad orticelli privati che nulla hanno a che vedere con l'interesse nazionale.L'assurda legge partorita dal governo Berlusconi, il cui conflitto d'interessi sull'intera vicenda è sotto gli occhi di tutti, ha voluto l'esproprio delle frequenze alle tv locali a vantaggio delle ricche società telefoniche, le stesse che, guarda caso, costituiscono i maggiori introiti pubblicitari del gruppo Mediaset. Una legge che ha etichettato l'operazione: "d'interesse nazionale", giustificando quindi una sorta di "legge marziale," in cui non è ammesso ricorrere in via d'urgenza al Tribunale Amministrativo, privando così le tv locali del più basilare diritto di difesa.Si, perché ci credono tutti che tra i problemi di esodati, sanità, scuola, lavoro ecc...ecc... una più veloce connessione ad internet sui cellulari è di "importanza vitale per l'Italia" !A chi ha voluto tutto questo, non possiamo nemmeno dire: "arrivederci in Tribunale"... perché tanto "che gli frega", ha già incassato ed a pagare saranno sempre i contribuenti italiani >>.
[09/07/2012] Comunicato Stampa CARTv: CLASS ACTION delle TV Locali contro lo Stato
Il Comitato Radio Tv Locali , annuncia che sta predisponendo una Class Action per richiedere un mega risarcimento allo stato per la modalità in cui ha condotto il passaggio al digitale terrestre che sta portando alla chiusura di decine di emittenti televisive rimaste senza frequenza ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore .
<< Ci hanno venduto all'asta alle società di telecomunicazioni delle frequenze da noi occupate incassando oltre 3 miliardi di Euro, lasciando molte tv locali senza un adeguato canale di trasmissione.
Hanno inventato un assurdo sistema per la numerazione del telecomando digitale per favorire i soliti noti ed i loro clienti, relegando quasi tutte le TV Locali agli ultimi posti del telecomando per mettere prima programmi nazionali di sole televendite e giochi d'azzardo.
Non ci hanno fornito sufficienti fondi per adeguare i nostri impianti ed i centralini d'antenna, con il risultato che solo i migliori canali – guarda caso assegnati ai soliti noti – sono meglio ricevibili.
Ma siamo fiduciosi che la Giustizia Amministrativa e la Corte Costituzionale ( semmai non intervenga prima la magistratura penale) faccia il suo lavoro e ci liberi da questo cappio al collo. Per parte nostra, abbiamo impugnato il bando-esproprio delle Telecom, il nuovo regolamento capestro del digitale terrestre ed in settimana depositeremo ricorso contro il bando "Beauty Contest" >>.
Consiglio di Stato conferma sentenza TAR Lazio: tutto da rifare con gli LCN !
Le TV Locali preparano la Class Action
Il Coordinamento Associazioni Radio Televisive, esprime soddisfazione per la sentenza del CDS che respinge il ricorso proposto anche dalla FRT e AERANTI-CORALLO e conferma la sentenza del TAR Lazio sull'annullamento della Delibera dell'AGCOM 366/10/CONS che relegava quasi tutte le TV Locali a numerazione remote del telecomando, mettendo prima di loro le nuove emittenti nazionali ( anche di sole televendite e giochi d'azzardo ! ), clienti dei soliti noti "amici degli amici politici".
Ora la guerra si sposta sugli espropri dell'emittenti TV locali: decine e decine emittenti sono già state private delle frequenze e molte lo saranno ancora prima di fine anno, data termine per la consegna delle frequenze 61-69 vendute dal Governo ai carrier telefonici per oltre 3 miliardi di euro.
Il nuovo governo non ha dato nessuna svolta ai diktat del precedente governo anti emittenti locali.
Mai visto nella storia di democrazie occidentali che lo Stato venda all'asta a dei privati espropriando altri privati che legittimamente detenevano quanto venduto.
Ma il furto è reso legale dalla legge finanziaria .
Il governo continua quindi nella strada di salvaguardare gli interessi delle Tv nazionali e delle compagnie telefoniche loro maggiori partner pubblicitari.
Non è per caso che la funzione di sottosegretario alle comunicazioni è stata assegnata ad un ex magistrato esperto in espropri .
Un chiaro esempio di come si vogliono le cose lo si può vedere nelle nomine politiche ai vertici dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e nella direzione dell'Ispettorato Territoriale Lombardo nelle persone del direttore e del suo braccio destro caposezione. Non è per caso che la direzione del più importante ispettorato è affidata a un funzionario pubblico il cui curriculum non ha nulla a che vedere con il settore e che si fa assistere da uno sceriffo caposezione, il cui obbiettivo sembra tutt'altro che essere quello di aiutare le già provate radio tv locali. I soldati devono semplicemente eseguire: la classe politica decide la nomina degli sceriffi che eseguono.
Ed allora si assiste a rapidissimi ordini di disattivazione, mentre per semplici autorizzazioni, come le modifiche agli impianti, possono trascorrere anche anni per avere un autorizzazione.
Ciò che alla fine rimane , insieme ad una valanga di ricorsi ai TAR, è esattamente quanto voluto da una classe politica di parte: l'agonia dei piccoli editori radio televisivi e del conseguente pluralismo informativo a tutto vantaggio dei pochi grandi gruppi editoriali...che vanno a braccetto con i più grossi schieramenti politici.
Il CARTv sta preparando una Class Action per una richiesta miliardaria di risarcimento danni al Ministero dello Sviluppo Economico.
Info: cartv.classaction@gmail.com.
[15.03.2012]
Comunicato Stampa CARTV
:COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI RADIO
TV-CARTV INCONTRA DIREZIONE MSE
PER DECRETO ROTTAMAZIONE TV LOCALI
Roma 15 marzo 2012
Comunicato stampa
Le Associazioni delle emittenti
televisive CARTv, hanno incontrato
oggi il sottosegretario del MSE con
delega alle comunicazioni Dr.
Massimo Vari ex magistrato della
Corte Costituzionale noto anche per
sentenze assunte nel campo di
espropri , per discutere del decreto
rottamazione - indennizzi delle tv
locali.
I Presidenti delle associazioni
delle tv locali, hanno ribadito
unanimemente che il decreto è
inattuabile stante l'irrisorio
incentivo proposto.
Il CARTv, ha ribadito con forza che
l'indennizzo inferiore al 5% di
quanto incassato dalla vendita delle
frequenze legittimamente occupate
dalle Tv locali e decretato con il
supporto dell'impianto normativo che
prevede l'esproprio degli impianti,
non rimborsa le emittenti locali
nemmeno dei recenti investimenti
realizzati per la conversione
digitale.
Il CARTv ha fatto presente che
attraverso suoi aderenti, ha
presentato ricorso per
incostituzionalità delle norme che
stabiliscono l'esproprio delle
frequenze , fatto unico in tutta la
storia dei paesi democratici
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[01.02.2012]
Comunicato Stampa CARTv
Ultimatum all’On. Ministro dello
Sviluppo Economico Corrado Passera
Roma 1 febbraio
2012
Una lettera aperta è stata
consegnata al Ministro dello
Sviluppo Economico Corrado
Passera dal Coordinamento
Associazioni Radio Tv- CARTv, che
riassume i punti critici che settore
radio televisivo locale sta vivendo
ed invita ad una drastica inversione
di rotta.
"L'umiliazione che abbiamo subito
dal passato governo in pieno
conflitto d'interessi, non pare per
nulla possa essere sanata
dall'attuale direttivo che sembra
perseguire la strada di lasciare
senza frequenze molte tv locali.
O il Ministro Passera ci invita al
tavolo delle concertazioni e si
accorda con una visione liberalista
del settore, oppure, se vuole
perseguire la scellerata politica
dei suoi predecessori, continueremo
la nostra legittima lotta nelle
competenti sedi. Il Tribunale
Amministrativo, su nostro
ricorso, ha già smontato in
mille pezzi la delibera sulla
numerazione del telecomando
promulgata dalla cosiddetta Autorità
Garante delle Comunicazioni in
concerto con il passato Governo.
Seguono al TAR i ricorsi sulle due
gare che privano le tv locali delle
loro frequenze, a cui si aggiunge a
ruota , quello alla Corte
Costituzionale, per far dichiarare
contro la carta, le leggi promulgate
che ci riducono addirittura il
diritto di difesa presso i Tribunali
Amministrativi; norme indegne di un
civile Stato democratico.
Siamo ottimisti sul successo delle
nostre iniziative giudiziarie, ma
vogliamo ancora sperare che il
governo Monti riconosca i nostri
diritti e cambi la rotta segnata da
chi li ha calpestati senza scrupolo
per favorire i soliti noti.
Nel frattempo, tutte le TV Locali
sono invitate a partecipare
all'evento:
"V° Forum Musica & Informazione"
che sarà effettuato il 18 febbraio a
Sanremo nel pomeriggio che precede
la serata finale del Festival, il
cui tema sarà: “Sistema
Radiotelevisivo Italiano: Quale
Sviluppo?”; invito esteso anche ai
responsabili di tutte le
associazioni di categoria. L'evento
sarà trasmesso via satellite e
disponibile alla ripetizione in
contemporanea per le 500 emittenti
locali a rischio di spegnimento
delle frequenze e perdita di 4000
posti di lavoro".
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[14.12.2011] Comunicato stampa
CARTv - Coordinamento
Associazioni Radio Tv
Roma 14 dicembre 2011 La nomina
da parte del ministro Corrado
Passera a rappresentante in Iraq
e in Afganistan dell’ex ministro
Paolo Romani, completamente
digiuno di fatti di politica
estera, è un malcelato tentativo
di mantenere sotto controllo il
settore delle comunicazioni che
dipende dal Ministero per lo
Sviluppo Economico, infarcito di
uomini della Frt ,
l’organizzazione radiotelevisiva
presieduta da Fedele
Confalonieri presidente
Mediaset. Il governo Monti ormai
si rivela per ciò che da un
primo momento - sotto forma di
sospetti - si era palesato: una
compagine succuba in molti
aspetti del precedente
Presidente del Consiglio con il
quale sono state pattuite
condizioni inaccettabili per un
autentico rinnovamento della
politica e del paese. In campo
televisivo, stanno per essere
espropriate delle loro frequenze
200 emittenti locali, invece di
porre all’asta quelle del
cosiddetto "Beauty contest" che
si vorrebbero regalare alle reti
nazionali – complici gli uomini
Frt annidati nel Ministero di
cui è responsabile Corrado
Passera . L’appello online al
nuovo Ministro sul sito:
http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis
, si approssima a raccogliere
150.000 firme , a dimostrazione
che sono finiti i giorni del
cosiddetto "popolo bue".
Chiediamo al nuovo governo che
sia istituito da subito un
"Tavolo di Lavoro per il
Digitale Terrestre" e che siano
chiamati a partecipare anche le
parti sociali rappresentative
delle Tv Locali, considerate dal
precedente Presidente del
Consiglio in palese conflitto
d’interessi, come concorrenza da
decimare. COMITATO RADIO TV
LOCALI |
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[17.10.2011] Comunicato stampa
17 ottobre 2011 CRTL impugna
l'asta con le Telecom
esproprio frequenze alle Tv
Locali e nuovo regolamentoDTT
Locali
Comunicato stampa 17/10/2011 Il
Comitato Radio TV Locali,
impugna con ricorso
straordinario al Presidente
della Repubblica l’asta delle
Telecom che espropria le TV
locali dalle frequenze: <<
E’ anticostituzionale, fa
chiudere almeno 200 TV locali e
lo Stato ci rifonderà per danni
più di quanto incassato
>>. << Ci siamo
sempre chiesti: ma perché il
governo ce l’ha con noi? La
risposta è arrivata alla fine
dello scorso anno con la legge
di stabilità dove, a cominciare
dall’articolo 8 ( l’esproprio
delle nostre frequenze è tra le
prime 10 priorità dell’agenda
del Governo Berlusconi! ), ha
deciso di vendere (all’asta)
alle società di
telecomunicazioni le frequenze
dall’UHF 61 al 69 occupate dalle
TV Locali (il cosiddetto
dividendo digitale esterno). In
cambio - e solo a chi consegna
spontaneamente la frequenza
prima dell’assegnazione -
verrebbe dato un irrisorio
indennizzo (il condizionale è
d’obbligo, coi tagli annunciati
dal ministro Tremonti ). Una
norma che sembra partorita in
uno stato dittatoriale o, come
direbbe il premier: “comunista”.
Ma perché non si sono
espropriate in proporzione anche
le frequenze delle TV nazionali
? Il governo in sostanza
risponde: “Eh...no ! Quelle non
si toccano..anzi..sapete che c’è
? C’è una legge che prevede di
regalare ad alcune TV Nazionali
, delle altre frequenze che
abbiamo tenuto da parte quando
abbiamo fatto lo switch off
digitale” ( il cosiddetto
dividendo digitale interno) .
Peccato che il passaggio in
digitale è sempre più drammatico
per centinaia di emittenti
locali che, a causa delle
frequenze “tenute da parte” per
regalarle alle “più belle” TV
nazionali (il bando per
l’attribuzione del dividendo
interno si chiama proprio
“beauty contest”, perché premia
i progetti nazionali “più
belli”), si sono ritrovate con
situazioni interferenziali
ingestibili e sono dovute
ricorrere al Tribunale
Amministrativo per farsi
assegnare provvisoriamente tali
frequenze. Che, si badi, non è
vero, come cercano di far
credere, che sono residuate
grazie al cambio di tecnologia:
la verità è che non sono state
assegnate alle locali per
regalarle a Mediaset, RAI, ecc..
Ma che sfacciataggine:
espropriano le frequenze alle TV
Locali e le regalano alle TV
Nazionali ! Ma siamo fiduciosi
che la Giustizia Amministrativa
e la Corte Costituzionale (
semmai non intervenga prima la
magistratura penale) faccia il
suo lavoro e ci liberi da questo
cappio al collo. Per parte
nostra, abbiamo impugnato il
bando-esproprio delle Telecom,
il nuovo regolamento capestro
del digitale terrestre ed in
settimana depositeremo ricorso
contro il bando “Beauty Contest”
>>. COMITATO RADIO TV
LOCALI |
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[03.10.2011] Comunicato stampa
3 ottobre 2011 chiusa l'asta
con le Telecom esproprio
frequenze alle Tv Locali
Comunicato stampa 3/10/2011 Il
Governo chiude la gara dei
canali tv assegnati alle Telecom
per 3,9 miliardi di euro e si
prepara a regalarne altri a
Mediaset e TV nazionali. Le TV
Locali espropriate: “Chiederemo
allo Stato oltre 5 miliardi di
danni.” << Cosa altro ci
resta da fare ? La nostra
dignità d’impresa è stata
calpestata. Ma quale “grande
successo di incassi in tempi di
crisi”! , come pavoneggiano al
Ministero dello Sviluppo
Economico. Facile incassare
espropriando le aziende tv
locali del loro bene primario:
le frequenze. Facile è stato
pure scrivere una legge che ci
impedisce di ricorrere al TAR
per ottenere sospensive. Ed i
Garanti della Costituzione ?
Tempi troppo lunghi che mal si
conciliano con il “mordi e
fuggi” in atto. Ma i conti per
lo Stato sull’operazione
“Esproprio Frequenze”, non
tornano. Proviamo a
ricapitolarli: Incasso per le
frequenze della gara tra le
Telecom = +4,0 Miliardi Perdita
stimata per le frequenze
regalate alle TV Nazionali = -
3,0 Miliardi Perdita stimata per
il risarcimento che
richiederanno le Tv locali =
-5,0 Miliardi Perdita prevista
per lo Stato su espropri e
assegnazioni delle frequenze
televisive: - 4 Miliardi Chi
quindi trarrà vantaggio da
questa scellerata politica ?
Sicuramente le Telecom, Mediaset
e relativi azionisti . Tra
l’altro i migliori clienti
pubblicitari di Mediaset sono
proprio le Telecom con un
fatturato complessivo attuale di
circa 340 milioni di euro
all’anno. E cosa c’è di strano ?
un altro “bottino” spartito tra
amici, ma qui la perdita più
triste per l’Italia sarà sul
pluralismo informativo: sempre
più concentrato nelle mani dei
soliti noti. >> COMITATO
RADIO TV LOCALI
COMITATO RADIO TV LOCALI
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[31.08.2011] Mentre il
Consiglio di Stato conferma il
freno alle tv locali sulla
numerazione del telecomando,
il Governo le espropria dei
canali per darli ai soliti
noti
Milano, 31 Agosto 2011
Mentre il Consiglio di Stato
conferma il freno alle tv locali
sulla numerazione del
telecomando, il Governo le
espropria dei canali per darli
ai soliti noti
Il Comitato Radio Tv Locali
prende atto della decisione del
Consiglio di Stato di sospendere
la sentenza del TAR Lazio che
aveva annullato la Delibera
366/10/CONS dell'Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni
recante il piano per la
numerazione automatica dei
programmi sul digitale
terrestre, sicuri di una rapida
sentenza di merito che
confermerà l’annullamento
dell’ingiusta delibera, tesa a
privilegiare solo pochi ai danni
della maggioranza delle Tv
Locali che si ritrovano
confinate dopo il numero 70 del
telecomando e dopo nuove Tv
nazionali ... anche di solo
televendite ! << Stiamo
vivendo un allucinante dramma e
solo pochi politici sensibili
alle nostre vicende sono dalla
nostra. L’opposizione al Governo
non si è ancora schierata contro
le incredibili ingiustizie che
stiamo subendo a vantaggio dei
soliti noti. Ma come è possibile
che passino quasi inosservate,
normative che in sostanza
espropriano le piccole tv locali
operatori di rete della loro
frequenza ? Alcune frequenze
vengono addirittura regalate con
la gara denominata: “Beauty
Contest” ai soliti noti tra cui
Mediaset . Altre vengono in
questi giorni vendute all’asta
alle varie Telecom per farci la
tv mobile via internet !
Incredibile che possano passare
leggi che calpestino così
palesemente semplici diritti di
libertà d’impresa espressi nella
Carta Costituzionale di uno
Stato che si dichiara
democratico. Ma possibile che
solo pochi politici si sono resi
conto che è passata una legge
dello Stato che ci impedisce
addirittura di ricorrere in
Tribunale per far sospendere
provvedimenti che ledono il
nostro diritto d’impresa ?
Qualcuno cerca di imbrogliare
anche sui conti economici: ma
quale vantaggio avrebbe lo Stato
quando si ritroverà a pagare
oltre 5 miliardi di danni alle
emittenti locali operatori di
rete locali espropriate ? Chi
quindi trarrà vantaggio da
questa scellerata politica ? Una
semplice informazione che forse
è sfuggita : Telecom, Wind,
Vodafone e La 3 ora valgono
insieme in termini di fatturato
pubblicitario per la sola
Mediaset : 340 milioni di euro
... all’anno ! E allora ? Chi
saranno i beneficiari del
“bottino” ? >>
COMITATO RADIO TV LOCALI
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[31.07.2011] IL TAR DEL LAZIO
ANNULLA LA DELIBERA AGCOM CHE
REGOLAMENTAVA LA NUMERAZIONE
LCN
Milano, 31 luglio 2011
IL TAR DEL LAZIO ANNULLA LA
DELIBERA AGCOM CHE REGOLAMENTAVA
LA NUMERAZIONE LCN
Piena soddisfazione del Comitato
Radio Tv Locali , per
l'annullamento della delibera
366\10 Cons dell'ordinamento
automatico dei canali della tv
digitale terrestre ad opera del
TAR Lazio con sentenza
depositata il 29 luglio 2011.
La delibera era ingiusta e bene
ha fatto il Tar Lazio ad
accogliere il nostro ricorso.
Prendere come parametro le
graduatorie Corecom ( già
bocciate anche dall'antitrust )
è stata una sciagurata
decisione.
E' ovvio che decidere che il
riferimento siano graduatorie
che premiano sostanzialmente chi
ha più dipendenti e giornalisti,
non c'entra per nulla con le
abitudini e preferenze degli
utenti, unico criterio sancito
nel Testo Unico dei Servizi di
Media Audiovisivi per
regolamentare la numerazione del
telecomando.
In tutti i modi glielo abbiamo
ribadito, ma l'Autorità Garante
delle Comunicazioni, non ha
sentito ragioni, affermando che
era l'unico parametro "certo" a
cui si poteva far riferimento.
Guarda caso però, la delibera
andava ad agevolare solo 10 Tv
locali per regione , relegando
le rimanenti addirittura a oltre
la numerazione 70 del
telecomando.
Ma la ( ex ) delibera 366/ 10
Cons era pienamente in linea con
la strategia del governo di
affossare le più piccole tv
locali , come si è poi palesato
con la legge che intende
espropriarle delle frequenze per
cederle alla telefonia mobile.
Strategia avallata , più o meno
palesemente, anche da altre
associazioni di emittenti, che
hanno nel loro direttivo Tv
Locali in cima alle graduatorie
Corecom, oppure addirittura la
stessa Mediaset ( ! )
Sinchè i vertici dell'Agcom
continueranno ad essere nominati
dall'esecutivo, non potrà
dichiararsi autorità
indipendente ; e sinché il
Presidente dell'esecutivo è
proprietario del primo player
privato nelle comunicazioni di
massa, è lecito porsi dei dubbi
sull'imparzialità di certe
delibere che sembrano sempre
agevolare i soliti noti.
Tel.3341937231
CARTv – Coordinamento
Associazioni Radio Tv
Via Grazioli Lante 15/A 00195
Roma
Tel e Fax 064515222 - Tel.
0239656327
coordinamento.cartv@gmail.com
http://www.facebook.com/pages/CARTv-Coordinamento-Associazioni-Radio-Tv/197629126923871
CNT - TERZO POLO
www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
CONNA
www.conna.it
CRTL - COMITATO RADIO TV LOCALI
www.comitatoradiotv.org
REA
www.reasat.it
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[07.07.2011]
DECRETO TREMONTI PRIVA LE TV
LOCALI DI TUTELA GIUDIZIALE
Roma, 7 Luglio 2011
GOVERNO SULL’EMITTENZA UGUALE
ALLE PEGGIORI DITTATURE DELLE
BANANE: PUR D’ ARRAFFARE
FREQUENZE IMPONE LA “LEGGE
MARZIALE”.
La norma ad personam “salva
Fininvest” non era la sola
contenuta nel decreto firmato
ieri dal Presidente della
Repubblica: purtroppo, per il
nostro Paese e per le
televisioni private, immaginiamo
senza che il Capo dello Stato e
i suoi collaboratori se ne siano
avveduti, è stata emanata una
norma che priva, per Legge, del
diritto di difesa Giudiziaria
presso il Tribunale
Amministrativo (TAR) in
conseguenza dell’esproprio delle
frequenze attuato dal Governo.
In sostanza il decreto Tremonti
prevede che il Tar non può più
eseguire misure cautelari sulle
decisioni del Ministero dello
Sviluppo Economico riguardo alle
frequenze. Il Governo, infatti,
sta procedendo all’esproprio
delle frequenze di circa 200
emittenti e il provvedimento
Tremonti le priva di qualsiasi
difesa a riguardo. Se le
emittenti faranno resistenza
interverrà la polizia per
operare il sequestro e la
blindatura degli impianti,
provvedendo ad avviare i
procedimenti penali con
reclusione di tre anni, addebito
di danni ed interessi e
privazione del risarcimento (
che già sarà di per se
ridicolo): SIAMO ALLA LEGGE
MARZIALE. Da chi hanno preso
esempio il nostro Presidente del
Consiglio e il suo Ministro
Paolo Romani per emanare simili
norme? Forse da qualche
dittatore sudamericano o di
quelli che operano sul bacino
del mar Mediterraneo? Quello che
desta stupore, però, è
l’atteggiamento distratto
dell’opposizione e di alcuni
suoi esperti di emittenza che
devono il loro posto in
Parlamento al fatto di essere
ritenuti , forse a
torto,“specialisti” della
materia. Costoro sonnecchiano e
si godono i privilegi
parlamentari mentre le piccole
emittenti, uniche rimaste a
tutelare la libertà sul
territorio vengono “massacrate”
da provvedimenti amministrativi
contro cui ormai non c’è più
rimedio. Romani & C.
sembrano averla vinta, le
frequenze potranno essere senz’
altro vendute ai “telefonici”
amici. In tutto questo perde
però l’Italia e la libertà di
tutti. L’unica speranza ora è la
Corte Costituzionale. IL
PORTAVOCE
Antonio Parisi
Tel.3341937231 CARTv –
Coordinamento Associazioni Radio
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[04.04.2011]
DL 34/11 - LE TV LOCALI
DENUNCIANO UN AUTENTICO
ESPROPRIO AI LORO DANNI E
DANNOSE CONSEGUENZE PER I
CITTADINI
Il governo ha varato un
provvedimento che assegna
diversi canali televisivi
utilizzati dalle tv locali a
favore della telefonia di quarta
generazione (4GSM) per lo
sviluppo del web in mobilità e
per l'estensione della banda
larga. Le conseguenze di tale
provvedimento governativo sono
di diversa natura:
•Il provvedimento se attuato,
causerebbe un sensibile
peggioramento dell'impatto
ambientale per via della
installazione e/o potenziamento
di centinaia di nuove torri
telefoniche nelle città: le
nuove reti saranno organizzate
similmente alle attuali GSM con
trasmettitori capaci di
innalzare sensibilmente il
livello elettromagnetico
presente nelle vicinanze delle
torri telefoniche con ricadute
negative per la tutela della
salute dei cittadini;
•i segnali emessi dalla futura
rete 4GSM , creeranno una serie
di problemi di compatibilità con
la ricezione della Televisione
Digitale Terrestre con la
conseguenza inevitabile che
l'utente dovrà ancora pagare di
tasca propria per modificare
l'impianto di ricezione con
adeguati filtri ed acquistare
nuovi decoder in grado di
supportare tali problematiche
•Molte imprese televisive locali
e multiregionali che utilizzano
queste frequenze di trasmissione
da ben oltre trent’anni, secondo
quanto riportato nel decreto
legge n.34/11 pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale del 31 marzo
scorso, verrebbero espropriate
in favore delle compagnie
telefoniche.
L’inaudito provvedimento, che
contraddice grossolanamente
l’atteggiamento di sostegno alle
aziende e che attenta gravemente
allo stato di diritto, in
sostanza, prevede di sopprimere
un servizio gratuito di
comunicazione televisiva offerta
dalle emittenti locali per
consegnarlo nelle mani del
business delle compagnie
telefoniche multinazionali. Tale
ESPROPRIO è in contrasto con la
libertà di comunicazione
(articolo 21 della Carta) e con
la libertà d'impresa (articolo
41 della Carta); pertanto il
CARTv si appellerà in tutte le
sedi competenti per la tutela
dei diritti degli operatori
delle reti televisive locali .
Roma, 4 Aprile 2011
CARTv- Coordinamento
Associazioni Radio Tv Via
Grazioli Lante 15/A, 00195 Roma
coordinamento.cartv@gmail.com
http://www.facebook.com/pages/CARTv-Coordinamento-Associazioni-Radio-Tv/197629126923871
Tel e Fax 064515222 - Tel.
0239656327
CARTv : Coordinamento
Associazioni Radio Tv è
costituito dalle seguenti
associazioni di categoria :
CNT TERZO POLO -
Radiotelevisioni europee
associate
www.coordinamentonazionaletelevisioni.it
CONNA - Coordinamento
nazionale Nuove Antenne
www.conna.it
CRTL – Comitato Radio Tv Locali
www.comitatoradiotv.org
REA - Radiotelevisioni europee
associate
www.reasat.it |
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[18.2.2011]
MANIFESTAZIONE A SANREMO CONTRO
I SOPRUSI DEL GOVERNO AI DANNI
DELLE TV LOCALI ’
Manifestazione a Sanremo per
salvare 500 tv locali e 3.000
posti di lavoro: L’evento verrà
trasmesso il 18 febbraio 2011,
alle ore 15.30, via satellite,
sul canale 878 di Sky, al quale
si collegheranno oltre trecento
emittenti radiotelevisive locali
e centinaia di emittenti web. Il
Talk show affronterà vitali
problemi che stanno alla base
dello stato di sofferenza delle
tv e radio locali con
particolare riguardo alla
vendita all’asta dei nove canali
UHF 61-69; alla soppressione
delle provvidenze editoria; alla
compressione dei contributi
previsti dalla legge 448/98;
agli esosi canoni annuali di
concessione; al Far West
generato dal piano di
assegnazione numerica del
telecomando imposto
dall’Autorità TLC e dal
Ministero dello Sviluppo
Economico. Le emittenti locali
riunite intorno al palco del
Talk show del Palafiori, con
pacatezza e determinazione,
chiederanno al Governo di
costituire, con la massima
urgenza, un Tavolo Permanente di
confronto affinché sia
positivamente risolta la crisi
del settore e crei le condizioni
di sviluppo e occupazione con
l’incremento di altri 10.000
nuovi posti di lavoro assunti
dai nuovi fornitori di contenuti
della tv digitale. |
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[17/11/2010]
COMUNICATO
STAMPA: EMENDAMENTO FREQUENZE
DTT LEGGE STABILITA’
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[12/11/2010]
DIGITALE
TERRESTRE TV AREA 3 LOMBARDIA.
CRTL DENUNCIA GRAVI FATTI
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[23/10/2010]
Piano
di assegnazione Frequenze DVB-T
Area 3 Lombardia.
Inizia ufficialmente lo scandalo
“FREQUENZOPOLI” |
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[30/09/2010]
CRTL
comunicato stampa su delibera
AGCOM 475/10/CONS:
PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE
FREQUENZE AREA 3 LOMBARDIA
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[17/08/2010]
CRTL
comunicato stampa su delibera
Agcom
Piano numerazione automatica
canali (LCN) |
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[28/07/2010]
Comitato
Radio Tv Locali replica
Ispettorato Territoriale
Lombardo
a comunicato 01-07-2010
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[27/07/2010]
L’ANTITRUST
ordina la REVISIONE della
ripartizione dei contributi alla
TV Locali – graduatorie Corecom
(
Allegato del Comunicato ) |
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[01/07/2010]
Comunicato
su disattivazione impianti IT
Lombardia |
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[12/05/2010]
Comunicato
stampa sul digitale terrestre:
il piano segreto per controllare
le tv locali |
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[15/04/2010]
Comunicato
stampa congiunto Adiconsum-CRTL |
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[26/02/2010]
Il CRTL
sulla soppressione dei fondi
editoria |
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[11/01/2010]
LCN:
CNCU e CRTL PRESENTANO NUOVA
PROPOSTA ALL’AGCOM |
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[2/12/2009]
CRTL
deposita proposta all'AGCOM per
l'LCN |
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[20/11/2009]
Comunicato
Stampa CRTL per LCN |
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[1/7/2009]
TAVOLO
TECNICO PER L.C.N. A 3 CIFRE |
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[15/6/2009]
LA
FALCIDIA DEI MICRO IMPIANTI
LOCALI AD OPERA
DELL’ISPETTORATO TERRITORIALE
LOMBARDO DEL MSE |
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[12/2/2009]
Il CRTL
per il Digitale Terrestre |
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[15/4/2008]
Il CRTL
su Blocco permanente chiamate |
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[2/4/2008]
FM 100
MILANO |
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[26/11/2007]
FM 100
MILANO: AVVIATO PROCEDIMENTO
AMMINISTRATIVO ! |
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[24/08/07]
Comunicazione
quotidiana inattivita' tx 100,0
MHz Milano. |
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[20/07/07]
disamina
problematica determinazione
contributi televisivi |
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[25/05/07]
Comunicato
inattivita' tx 100,0 MHz Milano. |
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[22/06/06]
Un'interrogazione
parlamentare dell’On. Egidio
Pedrini (Italia dei Valori)
riapre il caso Radio Disc Jockey
Classic di Milano. |
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[22/06/2006]
"Scarica l'interrogazione
parlamentare dell'On. Egidio
Pedrini" |
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[25/04/2006]
RAI, k.o. al
Consiglio di Stato sulle
linee guida.
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[25/11/2005]
Ancora un appello del
Coordinamento dei Comitati
contro l’inesorabile
avanzata del Potere
Monopolistico ai danni delle
tv locali e del pluralismo
nell’informazione
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[24-11-2005] -
RAI vs privati: ko della p.c. al
primo round - E' andata male a
RAI il primo round del
contenzioso giudiziario in sede
amministrativa che la opponeva
ai privati. Con ordinanza
6785/2005 la sezione seconda del
TAR Lazio nella Camera di
Consiglio del 23 Novembre 2005
ha infatti... |
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[27/10/2005] Ricorso Rai e
Raiway al TAR contro direttive
MinCom su situazioni
interferenziali: esplosione di
indignazione delle emittenti
private
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[26/10/2005] Rai e Raiway
ricorrono al TAR contro le
linee guida del Ministero
delle Comunicazioni sulla
trattazione delle interferenze
coi privati
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[05/04/2005]
Risposta al
Ministro Gasparri |
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RAI/Radio
private – comunicato ministro
Gasparri del 05/04/2005
ns. riscontro pari data –
reiterazione |
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[05/04/2005]
Protesta delle radio
locali contro il
Ministero delle Comunicazioni
Risponde il ministro
Gasparri Ma, per ora, il
problema rimane |
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[31/03/2005]
Diatriba
RAI-radio
private:
il Comitato Radio Tv
Locali ottiene
una
nuova interrogazione parlamentare
sull'operato del MinCom ed in
particolare
dell'Ispettorato Territoriale per
la Lombardia |
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[24/03/2005]
Prosegue la protesta delle
radio locali
contro l’arroganzadella RAI, "padrona dell’etere"
Interrogazione parlamentare del
senatore Egidio Pedrini
sulla recente iniziativa dell’I.T.
Lombardia del Ministero delle
Comunicazioni
[testo
dell'interrogazione] |
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[14/03/2005]
Grande risalto alla protesta
del Coordinamento dei Comitati
contro la disattivazione delle
emittenti locali per favorire la
RAI
L’onorevole Battaglia (DS) avanza
un’interrogazione parlamentare
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[06/03/2005]
Pluralismo informativo in
pericolo:
ma il ministro Gasparri si ricorda
delle
radio locali solo quando deve
inviare
i suoi comunicati stampa?
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[25/02/2005]
RAI e Ministero delle
Comunicazioni vogliono
imbavagliare le emittenti
locali.
Il Ministro On. Gasparri, a
parole vuole il pluralismo, nei
fatti uccide le radio locali.
Gli errori della RAI ricadono sui
privati.
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